E’ stata una protesta variegata quella messa in scena dai sindaci varesini contro i tagli della manovra finanziaria. E se la defezione più clamorosa è stata quella di uno degli organizzatori della protesta, il sindaco di Varese Attilio Fontana, che non ha scioperato per fedeltà al suo partito, la lega, e che si presenta all’anci, di cui è presidente in lombardia dimissionario proprio per questo, la più clamorosa protesta riuscita invece è della prima sindaco leghista di colore, il primo cittadino di viggiù, sandy cane: che ha detto di non potersi tirare indietro “perchè al bar vuole guardare in faccia i suoi concittadini”.
Ma più clamorosamente c’è chi si è ingessato una gamba come il sindaco di Malnate Samuele Astuti, chi ha organizzato un'assemblea pubblica nell'atrio del comune come il sindaco di Saronno Luciano Porro, chi ha simbolicamente chiuso l’anagrafe come il primo cittadino di Daverio Alberto Tognola e chi ha messo la sua scrivania sul marciapiede, come la sindaco di Induno Olona Maria Angela Bianchi. tutti per simboleggiare quanto le secelte della manovra ingessino, blocchino e mandino a casa le istituzioni locali più vicine ai cittadini.
da varese, stefania radman