lunedì 21 marzo 2011

"Da Varese, Stefania Radman" La visita di Napolitano per RadioPop

(Radio Popolare, Metro Regione, 19.45)

E’ stata emozionante per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano la giornata in terra padana. La sua visita, fino all’ultimo sottostimata dalle autorità locali, è cominciata con l’inno di mameli cantato a squarciagola al suo arrivo dai varesini affollati davanti al comune di varese, poi è proseguita con il lunghissimo applauso davanti all’università dell’Insubria e infine si è conclusa con un ultimo bagno di folla davanti a piazza montegrappa. Alla fine il presidente ha dichiarato:  «Sono commosso dall'accoglienza ricevuta, leggiadra, calorosa e civilissima. Noto uno scatto nuovo in tutta Italia, qualcosa di cui possiamo essere soddisfatti tutti»  soprattutto noi della padania, che sembrava non dovessimo nemmeno festeggiarlo per bene.

da varese stefania radman

sabato 19 marzo 2011

Chi si ricorda del 1991?

Io me la ricordo bene, quella serata del 1991 in  cui stavamo tutti attaccati alla televisione ad assistere allo scoppio della prima guerra in diretta tivù. Stavo sul divano di casa mia a Milano, appiccicata allo schermo televisivo con mia madre, in un misto di fascino per l'assoluta novità e di inquietudine per la visione in diretta di una tragedia.
L'autore di questa assoluta novità mediatica in Italia era Emilio Fede, grazie anche a un'inviata - la "cazzutissima" Silvia Kramar, che vinse poi un premio giornalistico per i suoi reportage - che diventò una specie di star, malgrado (o forse grazie a) la sua erre tremendamente arrotata. Sembrava un gioco: si assisteva al bombardamento contro il cattivone, tanto poi in una settimanetta sarebbe stato tutto sistemato. Fede già pregustava la vittoria su tutti gli altri media, allora più rigidi e parrucconi su questi argomenti,  che in quella settimana lì l'avrebbe reso leader di un tg prima sfigato.
Sappiamo tutti, poi, come è andata veramente. Come va ancora ora.
Per questo la diretta web e televisiva dello show militare sulla Libia, con tutta l'antipatia che ho per Gheddafi (Anche da molto prima dei bungabunga in tenda) non mi piace e mi inquieta.

Non abbiamo imparato niente, nemmeno noi che stiamo davanti agli schermi come una volta stavamo davanti alla tivù. Vediamo un reality, ci indigniamo come se fossimo davanti a uno dei tradimenti del GF, mettiamo un messaggio di stato su FB ed è finita lì. Intanto un paese si ribalta, tutta un'area dagli equilibri tenuti su con lo sputo si sconvolge e noi ci prepariamo il nostro pessimo futuro.
No, non mi piace, e se permettete spengo tutto. O meglio, vado a ripassare un po' di storia del Mediterraneo, perchè temo che - rintronati dal fascino oscuro delle riprese delle bombe - mi sono e ci siamo persi qualcosa di quel che succede, da trent'anni,  in quella zona così vicina a noi e che continuiamo a rifiutarci di capire.

Sono innamorata...

... di questo modello di lavatrice.


Non serve a niente, fuori sembra un frigo, è rosa e quindi non in tinta con me, ma l'idea di avere una roba simile per lavare i panni e poi magari sciacquarci pure gli slip mi fa impazzire... :-)

Cotta e mangiata

E' cortese, magra come non riuscirei mai dopo tutti quei piattini per gli ospiti preparati in diretta tivù, attentissima ai suoi fan specie se bambini. Benedetta Parodi è stata una madrina molto chic di ACasa, la fiera dell'arredamento e delle cose di casa a Busto. E non mi ha fatto pentire di essere tornata a casa tardi.

giovedì 17 marzo 2011

Prova n.2

Questo Post-prova è generato con blogThis! una specie di facilitatore di post. Roba più semplice, possibilità di mettere link e via così, compresa la possibilità di salvare la bozza senza pubblicarla.
Se funziona, è una semplificazione in più. Certo che rispetto ai miei smanettonevoli periodi Splinder, le cose sono parecchio cambiate, nel mondo del 2.0...

Viva l'Italia

Per festeggiare degnamente la giornata, che ricorda il 150esimo anno dall'Unità d'Italia, una pregevole versione della canzone che più di ogni altra incarna la nostra bella terra e i nostri bravi connazionali. Interpretata da un gruppo di fini lettori della società italiana e da una vera icona internazionale dell'italianità,mai dimenticata. Viva l'Italia e buona pizza!

mercoledì 16 marzo 2011

Non mi faccio mancare niente

Il fotoracconto della puntata di ieri dell'Isola dei Famosi.

p.s.: lasciatemi dire, è comunque infinitamente meglio del GF... sono dei giganti morali, a confronto...

martedì 15 marzo 2011

Ispra schiaccia un bottone, e partono 12mila sms d'allerta

E' quello che è successo anche in occasione dello Tsunami.
Al nostro ineffabile CCR  di Ispra, la cittadella della scienza inzuccata dietro il lago Maggiore, hanno realizzato un sistema d'allerta per avvertire delle grandi tragedie in arrivo quanti più volontari delle Nazioni Unite possibili.
La spiegazione provo a tirarla fuori con il responsabile del progetto: dategli un'occhiata, e se  poi volete, potete iscrivervi anche voi.  Cosi potremo svegliarci tutti insieme allo squillo di SMS catastrofico....

La Grande Tortura

E' oramai cinque mesi che sono costretta a vedermi tutti i lunedì il Grande Fratello.
Succede da quando, il giorno prima della prima puntata, scrissi questo articolo, grazie alla "soffiata" di una cara amica comune (mia e di Margherita, di cui peraltro manco conoscevo l'esistenza). Da lì la questione Margherita diventò un argomento varesino da seguire senza defaillances.
All'inizio era quasi divertente: ero stata una estimatrice delle prime edizioni e ammiravo come una sociologa Daria Bignardi, che scrutava i concorrenti della prima edizione con un interesse sociale sincero. Ma quello che ho ripreso in mano quest'anno è uno spettacolo desolante, dove vengono trattati solo argomenti futili nel modo meno verosimile possibile, attraversati da valori fittizi che stanno danneggiando i nostri pensieri ormai da decenni. Nelle lunghe ore di attesa di un qualche argomento ragionevole su cui scrivere, ho avuto parecchio tempo per riflettere su come l'opinione pubblica possa venir formata - o deviata - da trasmissioni del genere, portatrici di valori di massa (e quindi di politica) molto più di qualunque Annozero o Ballarò.

Meno male che la "mia" concorrente, almeno, difende piccoli valori quotidiani - tipo: se una viene in camera tua  mentre io non ci sono c'è del dolo comunque: è inutile che cerchi di spiegarmi che "si usa così", e ho tutto il diritto di incazzarmi senza passare per antimoderna - e priorità ora scomparse - come un buon uso della lingua italiana - che mi rendono più semplice tifare per lei, aldilà del campanile. Per il resto però si tratta di una tortura cinese anche per una come me che ha sempre apprezzato il "valore sociale" dei reality e che ancora ora fa la differenza tra quel canaio e  l'Isola dei Famosi, che tra vip e parenti di almeno affronta argomenti di attualità e riflessioni valoriali, seppur semplici.

Insomma, potessi mollerei tutto e al lunedì guarderei qualcosa di meglio. Ma la varesina nella casa, Margherita Zanatta, figlia dell'Icona del basket varesino Marino Zanatta, non ha l'aria di uscire tanto presto, e forse è pure un buon segno, visto che possiede più sale in zucca degli altri ospiti.
Ed è molto probabile che, di settimana in settimana, finisca per arrivare alla finale. Ciò significa che sarò costretta a guardare e commentare ogni lunedì ancora per un mese le orribili discussioni di una decina di ragazzi vuoti, che sprecano le parole "amore" e "sincerità" senza ritegno.
Se volete darmi una mano a reggere, il lunedì mi trovate qui.
L'ultima fatica invece, la trovate qui.

lunedì 14 marzo 2011

Che rabbia....

Era qui, già bell'e pronto.
Una serie di sfortunate coincidenze ha fatto sì che non fosse pubblicato in tempo utile, cioè entro la prima puntata dello slam. Ma visto che lo sforzo l'ho fatto, e visto che in fondo di puntate ce ne sono altre, ecchissenefrega: non buttiamo niente, come il maiale, e lo ricicliamo qui, l'articolo mai nato.
Ma poi come è andata? Boh. Chiedetelo a Lui.

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Poeti in lizza e giudici da bar, arriva a Milano la più strana gara letteraria
Nel capoluogo lombardo arriva dopo il grande successo di Torino. A fondarla una star della poesia in rete, Arsenio Bravuomo, insieme a Guido Catalano e Alessandra Racca
A Torino il successo è stato straordinario, quanto simpatico e goliardico, anche grazie a una star della poesia in rete,  Arsenio Bravuomo, che dai primi anni del duemila diffonde un nuovo stile letterario e che con Guido Catalano e Alessandra Racca ha dato inizio alla curiosa gara. Ora, "Poeti in lizza" - la gara fra poeti con giuria popolare "da bar" - si espande a Milano.

L'evento, ad alto tasso spettacolar-poetico, si svolgerà alle Vanghè, in via Bastia 15, a Milano ed è un'ottima occasione per poeti-performers, di incontrarsi, misurarsi e divertire se stessi e il pubblico.

I poeti in lizza venderdì 11 saranno Alberto Figliolia (MI), Susanna Graziano (GE), Davide “Scarty” Passoni “Doc” (MI), Alfonso Maria Petrosino (PV), Beppe Ratti (MI), Massimo Santamicone (PG), Raffaele Siniscalco (MI),  Simone Torino (AO).  "Mastri di Cerimonia, di Notaro, di Valletta" a rotazione invece  Guido Catalano, Alessandra Racca e Arsenio Bravuomo. La gara però si svolgerà in tre puntate: dopo quella dell'11 marzo anche l'8 aprile e 13 maggio. In tutto saranno sedici i poeti: dopo due serate eliminatorie rimarranno in 6, per la finale appunto.

Il poetry slam, evento già rodato all'estero ma quasi sconosciuto in Italia, ha bisogno «Di un pubblico generoso e scalmanato» spiegano dall'organizzazione, che precisa inoltre : « Vieni a tifare per il tuo poeta preferito ma non portare i fumogeni, ché saranno sequestrati dal servizio d’ordine all’ingresso». Per il resto, tutto è ammesso. Entrata con Tessera annuale, aperitivo spettacolo: 10 euro, Per chi ha già la tessera: 8 euro.

domenica 13 marzo 2011

facciamo le prime prove...

...Tipo scrivere il mio post dall'email. Oggigiorno, tra cellulari intelligenti e vita "sosciale" non si può mica scrivere solo dal web, no?
Se leggete questo, vuol dire che sono riuscito a mandare il mio primo post via email...

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Stefania Radman
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347.2531385
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Mi puoi trovare su:
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Ricomincio da qui

Stavo qui, dal 2005. Ma era stramorto, più che altro per praticità. Vediamo se da qui riusciamo a combinare qualcosa di meglio: una smanettona di antica pezza come me non può rimanere senza una casa virtuale ordinata, con regolare manutenzione ordinaria e ritrovabile on line...