venerdì 30 novembre 2012

Il parco del ticino si rifà con le figurine



Stretto dalle mire espansionistiche della Malpensa che cerca di assottigliare sempre di più l’area del parco naturale più minacciato d’Italia, il Parco del Ticino si prende una rivincita e diventa protagonista delle figurine Panini. 
Per la prima volta, alla grande area protetta della Lombardia è infatti dedicata una sezione della nuova collezione di figurine di animali - quelle che di solito la mamma ti comprava perchè “più educative” - della storica casa editrice specializzata. 
Insieme alle pagine sul parco del Gran Paradiso e a quelle del parco nazionale marino de La Maddalena, fanno capolino così le due pagine del parco Lombardo assediato dall’aeroporto: che ricordano che oltre agli aerei low cost e gli alberghi spuntati come funghi ci sono anche, da quelle parti il capriolo, l’airone cenerino, il riccio, la biscia d’acqua e la farfalla Macaone. 

(da Varese, Stefania Radman - metro regione - radio popolare)

martedì 27 novembre 2012

Il fattore incazzatura

Sento alla radio che Nichi Vendola ha dichiarato di stare con Bersani, e ora il segretario Pd è tranquillo sulla sua vittoria. Nove punti in piu non sono pochi, in effetti, e ricevere l'appoggio di un "vecchio politico di sinistra" come Vendola, che gode certamente di uno zoccolo duro di attivisti consistente. Ma siamo sicuri che il calcolo funzioni? Che i vendoliani ragioneranno tutti per compatibilità ideologica e non per desiderio di cambi al vertice?

Insomma: siamo sicuri che Bersani sta calcolando il fattore incazzatura? Quello che ha fatto perdere il Pd in Puglia, a Milano, a Napoli e in tutto ciò che è stato sottoposto alle primarie?
Siamo sicuri che abbia intenzione di lavorare per cambiare davvero, qui, adesso, il modo di fare politica dei componenti del suo partito, o che usi l'unica campagna elettorale che conosce, cioè quella che demonizza l'avversario?

Berlusconi non c'è più, non ci sono più i lavoratori, cosi come li si poteva difendere una volta. Non ci sono più i soldi del welfare, e non c'è più nemmeno la gente che si vuole "comportare responsabilmente e aspettare il momento giusto". Renzi non è una minaccia per gli elettori, al massimo può rivelarsi un pirla, ma non è poi così grave: basta poi mandarlo a casa. Ne abbiamo viste talmente tante, e di talmente assurde in questi ultimi anni, che il rischio non ci preoccupa più di tanto.

L'impressione che, giorno per giorno, avanza è invece che Renzi sia una minaccia solo per chi vuole rimanere lì, per "finire il lavoro che ha iniziato" (aiuto!), perchè "si rivolge a persone che non fanno parte della nostra storia" (perchè, l'Udc?).

Io penso che questo non sia proprio un problema mio, ma di chi non ha fatto nulla in vent'anni, anche di governo. E la cosa non solo non mi piace, ma mi fa pure imbufalire. Temo, inoltre, di non essere l'unica a pensarlo: è questo il "fattore incazzatura" che il Pd deve decidersi a considerare, prima del disastro finale.

martedì 20 novembre 2012

Quando la tecnologia rende scrittori

Chissà se succederà davvero.
Intanto, sto ricominciando a scrivere sul mio blog, dopo mesi e mesi, solo perchè Blogger ha rilasciato (finalmente) l'app per IPad, ormai l'unico mezzo elettronico usato nel tempo libero.
Del resto, ripensandoci, mi rendo conto che è stato spesso un miglioramento tecnologico a far ripartire la voglia di scrivere che ho latente da sempre.

La prima volta fu con Geocities: l'idea di mettere on line delle mie parole era entusiasmante, ma alla fine si rivelo così complicato per la mia mente caotica che li rimase, dopo le prime tre o quattro pagine. Poi, arrivò Splinder, e quella fu la più lunga stagione di scrittura condivisa, anche se fu quasi del tutto sotto pseudonimo. Lì conobbi amici, amori, futuri oggetti di scambio professionale.
Ma, pian piano, Splinder diventò obsoleto per i mezzi che io avevo imparato ad usare: non girava bene su Mac, che nel frattempo avevo comprato, certe operazioni si potevano fare via html, e cosi via.
Alla fine, poi, Splinder chiuse: costringendomi a un titanico trasloco su Blogger, dove ora "risiedo". E dove ho scritto con una certa regolarità finchè il macbook è stato strumento anche del mio tempo libero.

Poi, è arrivato l'Ipad: e quando arrivo a casa, se posso, il mac resta chiuso nello zaino del lavoro. Con lui, riesco a fare un numero più limitato di cose, ma quelle che faccio le faccio molto meglio e con più desiderio: penso solo all'acquisto di Daedalus, word processor che ti istiga a scrivere, se non libri, almeno scritti a capitoli, che vengono fuori con una facilità mai capitata. Ho anche cominciato a usare di più Twitter, grazie all'applicazione dedicata che è comodissima. Ma il blog no: Blogger aveva solo una applicazione per Iphone minimale, che non aiutava, e Safari lo apro solo per fare quello che proprio proprio non riesco a fare con nessuna app.
Poi, ieri, ho visto l'aggiornamento "ottimizzato per Ipad".
E, per ora, sono felice e scrivo.
Poi si vedrà...