Dopo avere finalmente letto un po' di che si tratta, (Ringranziando vivamente l'opera di servizio del Post, che alla fine mi ha fatto capire molto piu di tutti gli altri giornali la sostanza della questione) e seguito un po' di dibattiti su Facebook, ho deciso che bisogna stare attenti a tutti gli attori della questione Uber: c'è distorsione della concorrenza ovunque ci si giri, dal fatto che Uber è di Google che si candida come uno dei principali monopolisti globali al fatto che i tassisti sono una corporazione (quelle fasciste, che negli ultimi decenni tutti hanno promesso di eliminare), prima amcora che un "servizio pubblico".
Però credo che la vicenda Uber-Taxisti:
1) sia un paradigma dell'italia a due dimensioni: una non puo' piu capire le ragioni dell'altra
2) metta sul tavolo il fatto che ci sono una montagna di imprese che non possono essere più regolamentate con le norme di prima, e che è arrivato il momento di sedersi e ragionare, invece che dare risposte da "difensore della legge esistente" o "tecnofilo".
Tocca cominciare a pensare, se si vuole affrontare "la sfida della modernità"...