E' impressionante il numero di strumenti web per classificare twitter. Meno orpelli quel sito concede, più si agitano gli altri a prepararne...
Non so come, ho trovato un'analisi del mio profilo twitter che è interessante e mi segno qui.
Più che altro, perchè mi dice che ho un modo equilibrato di comportarmi sul social network: uno spruzzo di retweet, una buona dose di foto, un po' di link e una significativa parte di pensieri miei, ma proprio miei. Buono a sapersi.
Vabbè, se avete un account twitter: divertitevi anche voi. E buon anno.
http://twtrland.com/
lunedì 31 dicembre 2012
domenica 16 dicembre 2012
Tablet e stress (da lettura)
Quando leggo notizie come quella che vedo oggi su Repubblica.it, il primo pensiero che mi viene è di ammirazione per chi si fa pagare per arrivare a risultati banali come questi.
"Fare due cose in una volta può portare stress" è una affermazione che per essere verificata non ha bisogno di un team di ricercatori americani, ma la pratica di una sola persona. Ve lo posso dire io, insomma.
Quello che rende pagabili queste ricerche sono di solito degli slogan che la rendono "commerciabile": tipo "cosa succede se si usa un tablet e si guarda la tv contemporanemente?" Di norma, succede la stessa cosa quando si scrive e si telefona, o quando si fa la griglia o si balla, ma i due apparecchi elettronici come quelli hanno decisamente più appeal. E così ha fatto Mark Becker. Congratulazioni.
A me, però, quella notizia colpisce una cosa sola:
A lanciare un altro segnale preoccupante c'è anche un rapporto elaborato da Nielsen secondo il quale il 36% delle persone tra i 35 e i 54 anni usa un tablet mentre guarda la televisione. Una statistica che aumenta al 44% tra chi ha un'età compresa tra i 55 e i 64 anni.
Accidenti, negli Usa un signore di mezza età su due usa il tablet?
"Fare due cose in una volta può portare stress" è una affermazione che per essere verificata non ha bisogno di un team di ricercatori americani, ma la pratica di una sola persona. Ve lo posso dire io, insomma.
Quello che rende pagabili queste ricerche sono di solito degli slogan che la rendono "commerciabile": tipo "cosa succede se si usa un tablet e si guarda la tv contemporanemente?" Di norma, succede la stessa cosa quando si scrive e si telefona, o quando si fa la griglia o si balla, ma i due apparecchi elettronici come quelli hanno decisamente più appeal. E così ha fatto Mark Becker. Congratulazioni.
A me, però, quella notizia colpisce una cosa sola:
A lanciare un altro segnale preoccupante c'è anche un rapporto elaborato da Nielsen secondo il quale il 36% delle persone tra i 35 e i 54 anni usa un tablet mentre guarda la televisione. Una statistica che aumenta al 44% tra chi ha un'età compresa tra i 55 e i 64 anni.
Accidenti, negli Usa un signore di mezza età su due usa il tablet?
venerdì 14 dicembre 2012
La pubblicità Enel, Elvis e la filosofia di Bryan Kazzaniga
Sarà, ma ogni volta che guardo la pubblicità di Enel, penso solo e solamente alla spiegazione di "Always on my mind" di Bryan Kazzaniga Rock And Roll Family, qui registrata in sound cloud.
E non riesco a rimanere colpita teneramente dallo spot: perchè ripenso alle mitiche parole di Bryan nel concerto fatto al Ragoo di Milano (se non vi è mai capitato di sentirne un concerto, dovete provare l'esperienza: non solo per la buona musica da ballare che ascolterete, ma anche e soprattutto perchè prima sentirete la storia del rockandroll raccontata "pane e salame" in brianzeu).
In quel concerto "Always on my mind" era "contestualizzata" all'interno del divorzio tra Elvis e Priscilla, cioè nel momento in cui è stata scritta la canzone, causato pare dalla gelosia di lei e delle intemperanze di lui una volta diventato famoso. E la grande brianzolissima capacità sintetica di Bryan spiegava così la questione tra loro: «Il concetto è: "io chiavo lo stesso, ma sappi che sei sempre nella mia mente».
IL ragionamento non fa una piega: ma ora non riesco più a commuovermi davanti alle parole di Elvis. Al massimo mi viene un sorrisetto, di quelli che si riservano ai simpaticoni sciupafemmine.
Cittadinanza onoraria e diritti dell'uomo
Cittadinanza onoraria per i bambini nati in Italia da genitori stranieri e più in generale, per i minori stranieri residenti nel nostro paese almeno da cinque anni. È questa la proposta che ha lanciato il Coordinamento Migrante della provincia di Varese nei giorni dell’anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Il coordinamento ha diffuso a 80 comuni della provincia di Varese, quelli che hanno più di 5000 abitanti, altrettante proposte di delibera sulla questione, che in provincia tocca quasi 17mila minori immigrati: solo tra il 2010 e il 2011 sono state 1.351 le nuove nascite nel varesotto.
L’idea è del Coordinamento migrante della provincia di Varese che è un movimento costituito da Associazioni e comunità di immigrati del territorio ed è attivo da alcuni anni sul fronte dell'integrazione: tra le iniziative organizzate negli anni passati anche "Mettiti in giallo contro il razzismo" e la festa "Le piazze del Mondo"
da varese stefania radman
da varese stefania radman
giovedì 13 dicembre 2012
Pronto Masterchef 2: ma io penso a Masterchef 1....
.. E intervisto uno dei creativi della prima edizione, Danny D'annibale, per chiedergli com'è la vita dopo Masterchef.
Io però sono già in postazione: e ho aperto "Divano & Fornelli", il mio ennesimo gruppo d'ascolto su facebook, per godermelo in compagnia...
Io però sono già in postazione: e ho aperto "Divano & Fornelli", il mio ennesimo gruppo d'ascolto su facebook, per godermelo in compagnia...
Berlusconi, Renzi, Monti e il centrosinistra "de coccio"
Ora anche gli elettori delle primarie di centrosinistra avranno capito che senso avesse il voto di Renzi. Piaccia o no, la sola scelta della candidatura a premier di Matteo Renzi, 37enne, Pd dalle idee ecumeniche che piaceva anche ai delusi della destra, avrebbe totalmente evitato le scene cui siamo costretti ad assistere in questi giorni. Non avremmo assistito, 24 ore dopo, alla ridiscesa in campo della Mummia (Lo chiamano così, mister B, i giornali stranieri). Non avremmo dovuto rivedere lo spread salire, pochi giorni dopo esserci congratulati con noi per aver ottenuto almeno un risultato con le nostre lacrime e il nostro sangue. Non ci saremmo ritrovati in una situazione politica del tutto simile a quella che aveva causato la cacciata di B e l'arrivo di Monti: per di più, con gli stessi candidati di prima del big bang.
E ora Berlusconi - anche se con un pò più di maldipancia esterni di una volta - sta ricominciando la sua solita campagna elettorale: quella che vede lui dire tutto e il contrario di tutto (purchè "notiziabile") per lasciare sullo sfondo qualunque altro argomento sensato.
Dopo 20 anni l'abbiamo capito pure noi da fuori che la strategia è questa, e i politici del centrosinistra ci saranno, spero, già arrivati: per neutralizzarlo devono solo spiazzarlo con un'altra strategia, uscendo da quella logica e non seguendo - come lui spera - i suoi deliri. Questo è l'unico sistema per uscirne, adesso che le primarie di centrosinistra hanno scelto il Vecchio establishment perchè "dava più affidamento".
Spero venga messo in pratica al più presto questo sistema, perchè con i suoi deliri il signor B., fingendo d'essere rincoglionito, sta smontando l'ipotesi di candidatura di Monti semplicemente annunciando di essere pronto a farsi da parte purchè a capo dei moderati ci sia lui. Un modo geniale per rimpicciolirlo alla pochezza della classe politica attuale.
E ora al centrosinistra, che l'ha esposto con le sue ultime mosse al ludibrio della "mummia", tocca togliere dalle secche l'attuale premier se non vuole dimostrare quello che tutti ormai pensano: cioè che è connivente con l'ex presidente del consiglio nell'attuare strategie che, dietro i finti contrasti, abbiano l'unico e univoco scopo di mantenere la situazione cosi com'è, per non perdere le loro ormai odiose poltrone.
mercoledì 12 dicembre 2012
Uella, il Papa ha twittato
L'ha fatto dopo le undici e mezza, l'ha fatto in tutte le lingue.
E si sottoporrà a tutti i saluti del mondo, che finora vanno da "grazie sincero sua santità" a "Bella zio!". Dite quel che volete, ma lo considero una bella innovazione, in una Chiesa e con un papa che aveva molto da recuperare in comunicazione sul precedente.
E si sottoporrà a tutti i saluti del mondo, che finora vanno da "grazie sincero sua santità" a "Bella zio!". Dite quel che volete, ma lo considero una bella innovazione, in una Chiesa e con un papa che aveva molto da recuperare in comunicazione sul precedente.
http://www3.varesenews.it/italia/articolo.php?id=250462
domenica 2 dicembre 2012
L'amore (e il rispetto) ai tempi di Jamba
Ogni volta che vedo alla tivù la pubblicità di Jamba, uno di quei micidiali servizi di scemenze su abbonamento, mi imbufalisco. E mi domando sempre: che diavolo potrà mai pensare quel povero ragazzo, scaricato con tanto di cocktail in faccia soltanto perchè il responso del telefonino è gramo?
Vedi il video (nella versione portoghese, ahimè)
Vedi il video (nella versione portoghese, ahimè)
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