martedì 26 luglio 2011

Uno sciopero della fame che pochi vedono

“Siamo amici e conoscenti di alcuni detenuti del carcere Miogni di Varese. Scriviamo questa lettera-appello per a dare voce alla bellissima e coraggiosa lotta che loro conducono in questi giorni: contro le vergognose condizioni di sopravvivenza in cui sono costretti.
La loro lotta è cominciata il 23 giugno” 
comincia così la lettera-appello degli amici e dei parenti dei detenuti nel carcere varesino, che da quella data stanno facendo lo sciopero della fame e altre manifestazioni contro il sofraffolamento, della loro come delle altri carceri italiane. Un gesto per dire che anche da fuori c’è chi è solidale con la loro protesta, in una provincia che vive drammaticamente il problema: se del carcere di varese è previsto da oltre un decennio l’ampliamento, senza vedere però soluzioni concrete,  A Busto Arsizio si trova il secondo carcere più sovraffollato d'Italia: più di quattrocento persone detenute al posto delle 170 regolamentari. 

da varese, stefania radman
(Metro Regione, 19.45)

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