E' impressionante il numero di strumenti web per classificare twitter. Meno orpelli quel sito concede, più si agitano gli altri a prepararne...
Non so come, ho trovato un'analisi del mio profilo twitter che è interessante e mi segno qui.
Più che altro, perchè mi dice che ho un modo equilibrato di comportarmi sul social network: uno spruzzo di retweet, una buona dose di foto, un po' di link e una significativa parte di pensieri miei, ma proprio miei. Buono a sapersi.
Vabbè, se avete un account twitter: divertitevi anche voi. E buon anno.
http://twtrland.com/
lunedì 31 dicembre 2012
domenica 16 dicembre 2012
Tablet e stress (da lettura)
Quando leggo notizie come quella che vedo oggi su Repubblica.it, il primo pensiero che mi viene è di ammirazione per chi si fa pagare per arrivare a risultati banali come questi.
"Fare due cose in una volta può portare stress" è una affermazione che per essere verificata non ha bisogno di un team di ricercatori americani, ma la pratica di una sola persona. Ve lo posso dire io, insomma.
Quello che rende pagabili queste ricerche sono di solito degli slogan che la rendono "commerciabile": tipo "cosa succede se si usa un tablet e si guarda la tv contemporanemente?" Di norma, succede la stessa cosa quando si scrive e si telefona, o quando si fa la griglia o si balla, ma i due apparecchi elettronici come quelli hanno decisamente più appeal. E così ha fatto Mark Becker. Congratulazioni.
A me, però, quella notizia colpisce una cosa sola:
A lanciare un altro segnale preoccupante c'è anche un rapporto elaborato da Nielsen secondo il quale il 36% delle persone tra i 35 e i 54 anni usa un tablet mentre guarda la televisione. Una statistica che aumenta al 44% tra chi ha un'età compresa tra i 55 e i 64 anni.
Accidenti, negli Usa un signore di mezza età su due usa il tablet?
"Fare due cose in una volta può portare stress" è una affermazione che per essere verificata non ha bisogno di un team di ricercatori americani, ma la pratica di una sola persona. Ve lo posso dire io, insomma.
Quello che rende pagabili queste ricerche sono di solito degli slogan che la rendono "commerciabile": tipo "cosa succede se si usa un tablet e si guarda la tv contemporanemente?" Di norma, succede la stessa cosa quando si scrive e si telefona, o quando si fa la griglia o si balla, ma i due apparecchi elettronici come quelli hanno decisamente più appeal. E così ha fatto Mark Becker. Congratulazioni.
A me, però, quella notizia colpisce una cosa sola:
A lanciare un altro segnale preoccupante c'è anche un rapporto elaborato da Nielsen secondo il quale il 36% delle persone tra i 35 e i 54 anni usa un tablet mentre guarda la televisione. Una statistica che aumenta al 44% tra chi ha un'età compresa tra i 55 e i 64 anni.
Accidenti, negli Usa un signore di mezza età su due usa il tablet?
venerdì 14 dicembre 2012
La pubblicità Enel, Elvis e la filosofia di Bryan Kazzaniga
Sarà, ma ogni volta che guardo la pubblicità di Enel, penso solo e solamente alla spiegazione di "Always on my mind" di Bryan Kazzaniga Rock And Roll Family, qui registrata in sound cloud.
E non riesco a rimanere colpita teneramente dallo spot: perchè ripenso alle mitiche parole di Bryan nel concerto fatto al Ragoo di Milano (se non vi è mai capitato di sentirne un concerto, dovete provare l'esperienza: non solo per la buona musica da ballare che ascolterete, ma anche e soprattutto perchè prima sentirete la storia del rockandroll raccontata "pane e salame" in brianzeu).
In quel concerto "Always on my mind" era "contestualizzata" all'interno del divorzio tra Elvis e Priscilla, cioè nel momento in cui è stata scritta la canzone, causato pare dalla gelosia di lei e delle intemperanze di lui una volta diventato famoso. E la grande brianzolissima capacità sintetica di Bryan spiegava così la questione tra loro: «Il concetto è: "io chiavo lo stesso, ma sappi che sei sempre nella mia mente».
IL ragionamento non fa una piega: ma ora non riesco più a commuovermi davanti alle parole di Elvis. Al massimo mi viene un sorrisetto, di quelli che si riservano ai simpaticoni sciupafemmine.
Cittadinanza onoraria e diritti dell'uomo
Cittadinanza onoraria per i bambini nati in Italia da genitori stranieri e più in generale, per i minori stranieri residenti nel nostro paese almeno da cinque anni. È questa la proposta che ha lanciato il Coordinamento Migrante della provincia di Varese nei giorni dell’anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Il coordinamento ha diffuso a 80 comuni della provincia di Varese, quelli che hanno più di 5000 abitanti, altrettante proposte di delibera sulla questione, che in provincia tocca quasi 17mila minori immigrati: solo tra il 2010 e il 2011 sono state 1.351 le nuove nascite nel varesotto.
L’idea è del Coordinamento migrante della provincia di Varese che è un movimento costituito da Associazioni e comunità di immigrati del territorio ed è attivo da alcuni anni sul fronte dell'integrazione: tra le iniziative organizzate negli anni passati anche "Mettiti in giallo contro il razzismo" e la festa "Le piazze del Mondo"
da varese stefania radman
da varese stefania radman
giovedì 13 dicembre 2012
Pronto Masterchef 2: ma io penso a Masterchef 1....
.. E intervisto uno dei creativi della prima edizione, Danny D'annibale, per chiedergli com'è la vita dopo Masterchef.
Io però sono già in postazione: e ho aperto "Divano & Fornelli", il mio ennesimo gruppo d'ascolto su facebook, per godermelo in compagnia...
Io però sono già in postazione: e ho aperto "Divano & Fornelli", il mio ennesimo gruppo d'ascolto su facebook, per godermelo in compagnia...
Berlusconi, Renzi, Monti e il centrosinistra "de coccio"
Ora anche gli elettori delle primarie di centrosinistra avranno capito che senso avesse il voto di Renzi. Piaccia o no, la sola scelta della candidatura a premier di Matteo Renzi, 37enne, Pd dalle idee ecumeniche che piaceva anche ai delusi della destra, avrebbe totalmente evitato le scene cui siamo costretti ad assistere in questi giorni. Non avremmo assistito, 24 ore dopo, alla ridiscesa in campo della Mummia (Lo chiamano così, mister B, i giornali stranieri). Non avremmo dovuto rivedere lo spread salire, pochi giorni dopo esserci congratulati con noi per aver ottenuto almeno un risultato con le nostre lacrime e il nostro sangue. Non ci saremmo ritrovati in una situazione politica del tutto simile a quella che aveva causato la cacciata di B e l'arrivo di Monti: per di più, con gli stessi candidati di prima del big bang.
E ora Berlusconi - anche se con un pò più di maldipancia esterni di una volta - sta ricominciando la sua solita campagna elettorale: quella che vede lui dire tutto e il contrario di tutto (purchè "notiziabile") per lasciare sullo sfondo qualunque altro argomento sensato.
Dopo 20 anni l'abbiamo capito pure noi da fuori che la strategia è questa, e i politici del centrosinistra ci saranno, spero, già arrivati: per neutralizzarlo devono solo spiazzarlo con un'altra strategia, uscendo da quella logica e non seguendo - come lui spera - i suoi deliri. Questo è l'unico sistema per uscirne, adesso che le primarie di centrosinistra hanno scelto il Vecchio establishment perchè "dava più affidamento".
Spero venga messo in pratica al più presto questo sistema, perchè con i suoi deliri il signor B., fingendo d'essere rincoglionito, sta smontando l'ipotesi di candidatura di Monti semplicemente annunciando di essere pronto a farsi da parte purchè a capo dei moderati ci sia lui. Un modo geniale per rimpicciolirlo alla pochezza della classe politica attuale.
E ora al centrosinistra, che l'ha esposto con le sue ultime mosse al ludibrio della "mummia", tocca togliere dalle secche l'attuale premier se non vuole dimostrare quello che tutti ormai pensano: cioè che è connivente con l'ex presidente del consiglio nell'attuare strategie che, dietro i finti contrasti, abbiano l'unico e univoco scopo di mantenere la situazione cosi com'è, per non perdere le loro ormai odiose poltrone.
mercoledì 12 dicembre 2012
Uella, il Papa ha twittato
L'ha fatto dopo le undici e mezza, l'ha fatto in tutte le lingue.
E si sottoporrà a tutti i saluti del mondo, che finora vanno da "grazie sincero sua santità" a "Bella zio!". Dite quel che volete, ma lo considero una bella innovazione, in una Chiesa e con un papa che aveva molto da recuperare in comunicazione sul precedente.
E si sottoporrà a tutti i saluti del mondo, che finora vanno da "grazie sincero sua santità" a "Bella zio!". Dite quel che volete, ma lo considero una bella innovazione, in una Chiesa e con un papa che aveva molto da recuperare in comunicazione sul precedente.
http://www3.varesenews.it/italia/articolo.php?id=250462
domenica 2 dicembre 2012
L'amore (e il rispetto) ai tempi di Jamba
Ogni volta che vedo alla tivù la pubblicità di Jamba, uno di quei micidiali servizi di scemenze su abbonamento, mi imbufalisco. E mi domando sempre: che diavolo potrà mai pensare quel povero ragazzo, scaricato con tanto di cocktail in faccia soltanto perchè il responso del telefonino è gramo?
Vedi il video (nella versione portoghese, ahimè)
Vedi il video (nella versione portoghese, ahimè)
venerdì 30 novembre 2012
Il parco del ticino si rifà con le figurine
Stretto dalle mire espansionistiche della Malpensa che cerca di assottigliare sempre di più l’area del parco naturale più minacciato d’Italia, il Parco del Ticino si prende una rivincita e diventa protagonista delle figurine Panini.
Per la prima volta, alla grande area protetta della Lombardia è infatti dedicata una sezione della nuova collezione di figurine di animali - quelle che di solito la mamma ti comprava perchè “più educative” - della storica casa editrice specializzata.
Insieme alle pagine sul parco del Gran Paradiso e a quelle del parco nazionale marino de La Maddalena, fanno capolino così le due pagine del parco Lombardo assediato dall’aeroporto: che ricordano che oltre agli aerei low cost e gli alberghi spuntati come funghi ci sono anche, da quelle parti il capriolo, l’airone cenerino, il riccio, la biscia d’acqua e la farfalla Macaone.
(da Varese, Stefania Radman - metro regione - radio popolare)
martedì 27 novembre 2012
Il fattore incazzatura
Sento alla radio che Nichi Vendola ha dichiarato di stare con Bersani, e ora il segretario Pd è tranquillo sulla sua vittoria. Nove punti in piu non sono pochi, in effetti, e ricevere l'appoggio di un "vecchio politico di sinistra" come Vendola, che gode certamente di uno zoccolo duro di attivisti consistente. Ma siamo sicuri che il calcolo funzioni? Che i vendoliani ragioneranno tutti per compatibilità ideologica e non per desiderio di cambi al vertice?
Insomma: siamo sicuri che Bersani sta calcolando il fattore incazzatura? Quello che ha fatto perdere il Pd in Puglia, a Milano, a Napoli e in tutto ciò che è stato sottoposto alle primarie?
Siamo sicuri che abbia intenzione di lavorare per cambiare davvero, qui, adesso, il modo di fare politica dei componenti del suo partito, o che usi l'unica campagna elettorale che conosce, cioè quella che demonizza l'avversario?
Berlusconi non c'è più, non ci sono più i lavoratori, cosi come li si poteva difendere una volta. Non ci sono più i soldi del welfare, e non c'è più nemmeno la gente che si vuole "comportare responsabilmente e aspettare il momento giusto". Renzi non è una minaccia per gli elettori, al massimo può rivelarsi un pirla, ma non è poi così grave: basta poi mandarlo a casa. Ne abbiamo viste talmente tante, e di talmente assurde in questi ultimi anni, che il rischio non ci preoccupa più di tanto.
L'impressione che, giorno per giorno, avanza è invece che Renzi sia una minaccia solo per chi vuole rimanere lì, per "finire il lavoro che ha iniziato" (aiuto!), perchè "si rivolge a persone che non fanno parte della nostra storia" (perchè, l'Udc?).
Io penso che questo non sia proprio un problema mio, ma di chi non ha fatto nulla in vent'anni, anche di governo. E la cosa non solo non mi piace, ma mi fa pure imbufalire. Temo, inoltre, di non essere l'unica a pensarlo: è questo il "fattore incazzatura" che il Pd deve decidersi a considerare, prima del disastro finale.
Insomma: siamo sicuri che Bersani sta calcolando il fattore incazzatura? Quello che ha fatto perdere il Pd in Puglia, a Milano, a Napoli e in tutto ciò che è stato sottoposto alle primarie?
Siamo sicuri che abbia intenzione di lavorare per cambiare davvero, qui, adesso, il modo di fare politica dei componenti del suo partito, o che usi l'unica campagna elettorale che conosce, cioè quella che demonizza l'avversario?
Berlusconi non c'è più, non ci sono più i lavoratori, cosi come li si poteva difendere una volta. Non ci sono più i soldi del welfare, e non c'è più nemmeno la gente che si vuole "comportare responsabilmente e aspettare il momento giusto". Renzi non è una minaccia per gli elettori, al massimo può rivelarsi un pirla, ma non è poi così grave: basta poi mandarlo a casa. Ne abbiamo viste talmente tante, e di talmente assurde in questi ultimi anni, che il rischio non ci preoccupa più di tanto.
L'impressione che, giorno per giorno, avanza è invece che Renzi sia una minaccia solo per chi vuole rimanere lì, per "finire il lavoro che ha iniziato" (aiuto!), perchè "si rivolge a persone che non fanno parte della nostra storia" (perchè, l'Udc?).
Io penso che questo non sia proprio un problema mio, ma di chi non ha fatto nulla in vent'anni, anche di governo. E la cosa non solo non mi piace, ma mi fa pure imbufalire. Temo, inoltre, di non essere l'unica a pensarlo: è questo il "fattore incazzatura" che il Pd deve decidersi a considerare, prima del disastro finale.
martedì 20 novembre 2012
Quando la tecnologia rende scrittori
Chissà se succederà davvero.
Intanto, sto ricominciando a scrivere sul mio blog, dopo mesi e mesi, solo perchè Blogger ha rilasciato (finalmente) l'app per IPad, ormai l'unico mezzo elettronico usato nel tempo libero.
Del resto, ripensandoci, mi rendo conto che è stato spesso un miglioramento tecnologico a far ripartire la voglia di scrivere che ho latente da sempre.
La prima volta fu con Geocities: l'idea di mettere on line delle mie parole era entusiasmante, ma alla fine si rivelo così complicato per la mia mente caotica che li rimase, dopo le prime tre o quattro pagine. Poi, arrivò Splinder, e quella fu la più lunga stagione di scrittura condivisa, anche se fu quasi del tutto sotto pseudonimo. Lì conobbi amici, amori, futuri oggetti di scambio professionale.
Ma, pian piano, Splinder diventò obsoleto per i mezzi che io avevo imparato ad usare: non girava bene su Mac, che nel frattempo avevo comprato, certe operazioni si potevano fare via html, e cosi via.
Alla fine, poi, Splinder chiuse: costringendomi a un titanico trasloco su Blogger, dove ora "risiedo". E dove ho scritto con una certa regolarità finchè il macbook è stato strumento anche del mio tempo libero.
Poi, è arrivato l'Ipad: e quando arrivo a casa, se posso, il mac resta chiuso nello zaino del lavoro. Con lui, riesco a fare un numero più limitato di cose, ma quelle che faccio le faccio molto meglio e con più desiderio: penso solo all'acquisto di Daedalus, word processor che ti istiga a scrivere, se non libri, almeno scritti a capitoli, che vengono fuori con una facilità mai capitata. Ho anche cominciato a usare di più Twitter, grazie all'applicazione dedicata che è comodissima. Ma il blog no: Blogger aveva solo una applicazione per Iphone minimale, che non aiutava, e Safari lo apro solo per fare quello che proprio proprio non riesco a fare con nessuna app.
Poi, ieri, ho visto l'aggiornamento "ottimizzato per Ipad".
E, per ora, sono felice e scrivo.
Poi si vedrà...
Intanto, sto ricominciando a scrivere sul mio blog, dopo mesi e mesi, solo perchè Blogger ha rilasciato (finalmente) l'app per IPad, ormai l'unico mezzo elettronico usato nel tempo libero.
Del resto, ripensandoci, mi rendo conto che è stato spesso un miglioramento tecnologico a far ripartire la voglia di scrivere che ho latente da sempre.
La prima volta fu con Geocities: l'idea di mettere on line delle mie parole era entusiasmante, ma alla fine si rivelo così complicato per la mia mente caotica che li rimase, dopo le prime tre o quattro pagine. Poi, arrivò Splinder, e quella fu la più lunga stagione di scrittura condivisa, anche se fu quasi del tutto sotto pseudonimo. Lì conobbi amici, amori, futuri oggetti di scambio professionale.
Ma, pian piano, Splinder diventò obsoleto per i mezzi che io avevo imparato ad usare: non girava bene su Mac, che nel frattempo avevo comprato, certe operazioni si potevano fare via html, e cosi via.
Alla fine, poi, Splinder chiuse: costringendomi a un titanico trasloco su Blogger, dove ora "risiedo". E dove ho scritto con una certa regolarità finchè il macbook è stato strumento anche del mio tempo libero.
Poi, è arrivato l'Ipad: e quando arrivo a casa, se posso, il mac resta chiuso nello zaino del lavoro. Con lui, riesco a fare un numero più limitato di cose, ma quelle che faccio le faccio molto meglio e con più desiderio: penso solo all'acquisto di Daedalus, word processor che ti istiga a scrivere, se non libri, almeno scritti a capitoli, che vengono fuori con una facilità mai capitata. Ho anche cominciato a usare di più Twitter, grazie all'applicazione dedicata che è comodissima. Ma il blog no: Blogger aveva solo una applicazione per Iphone minimale, che non aiutava, e Safari lo apro solo per fare quello che proprio proprio non riesco a fare con nessuna app.
Poi, ieri, ho visto l'aggiornamento "ottimizzato per Ipad".
E, per ora, sono felice e scrivo.
Poi si vedrà...
lunedì 20 agosto 2012
"Oppa, Gangnam style!" (sono già pazza della dance coreana)
E' tutta colpa di mio figlio se nella testa da giorni gira una sola cantilena: "Oppa, Gangnam Style!". Ad avercela ficcata è un video pubblicato su You Tube il 15 luglio e che ad oggi (20 agosto, ore 16 circa) ha già macinato oltre 41 milioni di visualizzazioni. La precisazione è d'obbligo perchè giovedì scorso, quando l'avevo visto la prima volta, ne aveva "solo" 35, di milioni, con una crescita che se c'avessimo così le azioni staremmo a posto.
A cantarlo, un cantante KPop (di pop coreano) di nome Psy: che canterà pure in coreano, ma fa dei video che non abbandonano il tuo cervello, e si presenta bene in tutto il mondo. Come direbbe Vasco: "Si fa capire bene, quando vuole..."
Ci ho dovuto scrivere, l'ho sentito come un dovere morale. E qui lascio pure una riflessione socio economica: a furia di temere la Cina, ci siamo dimenticati la Corea del Sud, che nella nostra ignoranza è cresciuta un sacco. A ricordarcela è un rapper pazzo (e pure furbo) che fa sfracelli in Internet. Ma, oltre ai rapper pazzi, produce anche televisori LG e Tablet Samsung, e molte molte altre cose. Forse si sta candidando a diventare la nazione trendy del terzo millennio, e Gangnam a diventare la sua Manhattan.
Gangnam style: fa impazzire su You Tube la dance coreana
A cantarlo, un cantante KPop (di pop coreano) di nome Psy: che canterà pure in coreano, ma fa dei video che non abbandonano il tuo cervello, e si presenta bene in tutto il mondo. Come direbbe Vasco: "Si fa capire bene, quando vuole..."
Ci ho dovuto scrivere, l'ho sentito come un dovere morale. E qui lascio pure una riflessione socio economica: a furia di temere la Cina, ci siamo dimenticati la Corea del Sud, che nella nostra ignoranza è cresciuta un sacco. A ricordarcela è un rapper pazzo (e pure furbo) che fa sfracelli in Internet. Ma, oltre ai rapper pazzi, produce anche televisori LG e Tablet Samsung, e molte molte altre cose. Forse si sta candidando a diventare la nazione trendy del terzo millennio, e Gangnam a diventare la sua Manhattan.
Gangnam style: fa impazzire su You Tube la dance coreana
martedì 10 aprile 2012
Lega varesina, si dimette il segretario imposto da Bossi
Era già stato sfiduciato da dieci componenti su sedici della sua stessa segreteria venerdì scorso.
E oggi Maurilio Canton, segretario provinciale della Lega varesina nominato ad ottobre scorso con una vera e propria imposizione di Umberto Bossi in persona, si è dimesso dalla sua carica.
Canton era stato nominato durante un congresso che per primo aveva mostrato a tutta italia le tensioni all’interno del movimento dei lumbard, ed era una delle teste più traballanti in quella che si sta rivelando una vera e propria faida interna alla lega.
L’ormai ex segretario provinciale di varese, sponsorizzato e portato alla carica provinciale partendo dalla poltrona di sindaco di cadrezzate dal cosiddetto cerchio magico, era ormai inviso alla maggior parte dei suoi sottoposti e non ha retto allo scandalo che ha colpito la famiglia del senatùr e i suoi fedelissimi, malgrado non gli sia stata addebitata nessuna colpa.
da Varese Stefania Radman (Metro Regione, 19.45)
Canton era stato nominato durante un congresso che per primo aveva mostrato a tutta italia le tensioni all’interno del movimento dei lumbard, ed era una delle teste più traballanti in quella che si sta rivelando una vera e propria faida interna alla lega.
L’ormai ex segretario provinciale di varese, sponsorizzato e portato alla carica provinciale partendo dalla poltrona di sindaco di cadrezzate dal cosiddetto cerchio magico, era ormai inviso alla maggior parte dei suoi sottoposti e non ha retto allo scandalo che ha colpito la famiglia del senatùr e i suoi fedelissimi, malgrado non gli sia stata addebitata nessuna colpa.
da Varese Stefania Radman (Metro Regione, 19.45)
sabato 3 marzo 2012
Albanese, Qualunquemente e la lieve tristezza di quel film troppo vero per far ridere
Forse l'ho già scritto da qualche parte: quando sono andata a vederlo al cinema Qualunquemente, l'ultimo film di Antonio Albanese, mi ha fatto venire il magone. Ho riso, certo, alle battute, ma ho riso in maniera talmente amara che alla fine mi veniva da piangere. Eravamo, allora, all'apoteosi dell'empasse della fine del governo Berlusconi, dove la sensazione di non poterne più era intollerabile ma la fine sembrava per nulla ancora segnata.
Ora, nel bel mezzo del consolante (ma guarda un po'...) governo lacrime e sangue di Monti (che probabilmente a molti piace perchè sì governo lacrime e sangue, ma almeno serio e che dà l'impressione di dove andare), rivederlo su Sky permette di ridere ad alcune delle battute più feroci. ma la realtà gente è sempre in agguato, e bisogna sempre vegliare: come racconta quest'articolo di Gian Antonio Stella sul Corriere, che racconta di una campagna elettorale in un paesino in provincia di Agrigento, dal titolo: "Tutti gli anziani in crociera Il conto lo paga il Comune".
Inevitabile tornare indietro, con un po' di pelle d'oca, allo spezzone, che metto qua sotto, di Qualunquemente. Al cinema mi terrorizzò, alla televisione mi ha fatto sorridere, e ora mi fa pensare: al fatto che così non ci voglio tornare.
Ora, nel bel mezzo del consolante (ma guarda un po'...) governo lacrime e sangue di Monti (che probabilmente a molti piace perchè sì governo lacrime e sangue, ma almeno serio e che dà l'impressione di dove andare), rivederlo su Sky permette di ridere ad alcune delle battute più feroci. ma la realtà gente è sempre in agguato, e bisogna sempre vegliare: come racconta quest'articolo di Gian Antonio Stella sul Corriere, che racconta di una campagna elettorale in un paesino in provincia di Agrigento, dal titolo: "Tutti gli anziani in crociera Il conto lo paga il Comune".
Inevitabile tornare indietro, con un po' di pelle d'oca, allo spezzone, che metto qua sotto, di Qualunquemente. Al cinema mi terrorizzò, alla televisione mi ha fatto sorridere, e ora mi fa pensare: al fatto che così non ci voglio tornare.
giovedì 1 marzo 2012
...E poi i colleghi mi pigliano in giro (Un ricordo di Lucio Dalla)
Succede sempre appena muore, in maniera poi così repentina, un personaggio famoso: tutti alla ricerca di chi lo ricorda di chi gli è stato amico chi lo ha frequentato. L'abbiamo fatto anche noi, a Varesenews. Trovandone anche una pluralità, di varesini che l'avevano frequentato bene.
«Anch'io - sono saltata su a un certo punto - Ho un ricordo di Lucio Dalla: me lo ricordo che mi carezzava la parte interna del braccio, che sporgevo verso di lui per tenere il microfono in buona posizione durante l'intervista, e mi diceva "che morbido..."».
Mi hanno riso tutti in faccia.
Probabilmente memori di quest'altro episodio...
Ma io non dico mica balle, per quanto assurde sembrino le cose che dico: erano gli anni '80, io facevo la cronista di musica per le radio private e mi ricordo che ero partita con un pullman organizzato dalla RCA, la loro casa discografica, per andare in non so quale castello intorno a Bologna e raggiungere Lucio Dalla e Gianni Morandi, che presentavano il tour "DallaMorandi" e passavano tutta la giornata in campagna a rilasciare interviste a questi giornalisti curiosamente "embedded" che erano arrivati fino a li da tutto il nord Italia.
Io ero la piccoletta del gruppo, va a sapere quanti anni avevo ma ero sulla ventina. La grinta non mi mancava, ma forse avevo sempre l'aria da mascotte. E Dalla, che queste interviste in batteria più che altro le tollerava signorilmente, aveva trovato da distrarsi col mio braccio... era così delizioso e così svagato, così fuori da qualunque malizia maschile, che non me ne preoccupai più di tanto, anche se qualche collega vicino ridacchiò.
Lasciatemelo dire: visto che tutti dobbiamo morire in qualche modo, io sono contenta sia morto così. A 69 anni ma senza essere invecchiato d'un pelo con lo spirito, senza il tormento di una malattia, ma nel giro di pochi minuti, d'un colpo. Dopo un bel concerto nella città svizzera patria del jazz, a Montreux. E infine, qualche giorno dopo il suo ritorno a Sanremo, da star che presenta il suo erede. Così non potremo dimenticarlo mai. E ora tutti canteremo un po' più forte le sue canzoni, per farci sentire...
«Anch'io - sono saltata su a un certo punto - Ho un ricordo di Lucio Dalla: me lo ricordo che mi carezzava la parte interna del braccio, che sporgevo verso di lui per tenere il microfono in buona posizione durante l'intervista, e mi diceva "che morbido..."».
Mi hanno riso tutti in faccia.
Probabilmente memori di quest'altro episodio...
Ma io non dico mica balle, per quanto assurde sembrino le cose che dico: erano gli anni '80, io facevo la cronista di musica per le radio private e mi ricordo che ero partita con un pullman organizzato dalla RCA, la loro casa discografica, per andare in non so quale castello intorno a Bologna e raggiungere Lucio Dalla e Gianni Morandi, che presentavano il tour "DallaMorandi" e passavano tutta la giornata in campagna a rilasciare interviste a questi giornalisti curiosamente "embedded" che erano arrivati fino a li da tutto il nord Italia.
Io ero la piccoletta del gruppo, va a sapere quanti anni avevo ma ero sulla ventina. La grinta non mi mancava, ma forse avevo sempre l'aria da mascotte. E Dalla, che queste interviste in batteria più che altro le tollerava signorilmente, aveva trovato da distrarsi col mio braccio... era così delizioso e così svagato, così fuori da qualunque malizia maschile, che non me ne preoccupai più di tanto, anche se qualche collega vicino ridacchiò.
Lasciatemelo dire: visto che tutti dobbiamo morire in qualche modo, io sono contenta sia morto così. A 69 anni ma senza essere invecchiato d'un pelo con lo spirito, senza il tormento di una malattia, ma nel giro di pochi minuti, d'un colpo. Dopo un bel concerto nella città svizzera patria del jazz, a Montreux. E infine, qualche giorno dopo il suo ritorno a Sanremo, da star che presenta il suo erede. Così non potremo dimenticarlo mai. E ora tutti canteremo un po' più forte le sue canzoni, per farci sentire...
giovedì 23 febbraio 2012
Filippo, 9 anni, che non c'entra con la crisi dell'Inter
Ha 9 anni e ha inventato un bello slogan per la sua squadra. Purtroppo, la sua squadra non gli ha dato soddisfazione, e adesso sta diventando un caso mediatico. Ma lui è solo un bambino, che gioca tra i pulcini dell'Insubria Calcio, squadra gemellata con l'Inter. Eccoli qui: allenatore, responsabile del settore giovanile, bambino, genitore... che ci raccontano non di un caso mediatico ma di piccole storie quotidiane...
mercoledì 15 febbraio 2012
Sarà una settimana difficile, quella di Sanremo. Fatemi compagnia
Non sono nella riviera dei Fiori, ma a casa. Il mio lavoro è per questa settimana, concentrato tutto su Sanremo. A dire il vero mi piace pure: ci sono andata nell'85, lo seguo sempre, mi sono inventata un gruppo su Facebook che da anni condivide pettegolezzi e considerazioni nelle giornate di svolgimento del Festival. Mi sono praticamente divertita ad ogni edizione. Ma il Celentano di ieri l'ho trovato tollerabile solo grazie ai lazzi dei 110 partecipanti al gruppo stesso.
Il mondo è cambiato, la crisi morde e noi dei predicatori a pagamento cominciamo a non poterne più. Vogliamo tornare a commentare le parole della canzone di Arisa, o il vestito improbabile di Nina Zilli.
Comunque, io sarò sempre lì, fino a sabato: questa è la cronaca semiseria del primo giorno di Sanremo, che sembrava colpito dalla profezia maya. Del gruppo vi ho già raccontato, su twitter vado prevalentemente a leggere (e il mio guru è ormai diventata Stefania Orlando, "quella del lotto" che su twitter è il grillo parlante del festival), ma quel poco che posto lo faccio su @laradman.
Questo invece è il tag di Varesenews che mette insieme tutta la mia produzione dei prossimi giorni. dovesse mai servirvi... la compagnia mi fa piacere.
Il mondo è cambiato, la crisi morde e noi dei predicatori a pagamento cominciamo a non poterne più. Vogliamo tornare a commentare le parole della canzone di Arisa, o il vestito improbabile di Nina Zilli.
Comunque, io sarò sempre lì, fino a sabato: questa è la cronaca semiseria del primo giorno di Sanremo, che sembrava colpito dalla profezia maya. Del gruppo vi ho già raccontato, su twitter vado prevalentemente a leggere (e il mio guru è ormai diventata Stefania Orlando, "quella del lotto" che su twitter è il grillo parlante del festival), ma quel poco che posto lo faccio su @laradman.
Questo invece è il tag di Varesenews che mette insieme tutta la mia produzione dei prossimi giorni. dovesse mai servirvi... la compagnia mi fa piacere.
venerdì 10 febbraio 2012
Fabio Volo si fa la web tv
Oggigiorno, se non hai la web tv sei out. Lo sa la Ventura, che ci ha pensato prima di tutti. Lo sa Fiorello, che da qualche tempo lancia su twitter la più bella rassegna stampa video del web. E adesso ci pensa Fabio Volo, che sta organizzando proprio in questi giorni con l'aiuto dei suoi followers di Twitter, una tivù in streaming su Livestream, da New York.
Nell'articolo che ho scritto su Varesenews, proprio ma proprio tutti i link che servono.
(Morale: ecco cosa succede a stare tutto il giorno in casa. Si cazzeggia su twitter, e si scoprono le "notizie"....)
Nell'articolo che ho scritto su Varesenews, proprio ma proprio tutti i link che servono.
(Morale: ecco cosa succede a stare tutto il giorno in casa. Si cazzeggia su twitter, e si scoprono le "notizie"....)
40enne impara un lavoro. Restituisci i soldi del corso solo quando sarai assunto
La ripresa del lavoro può cominciare con un corso di formazione che insegni un nuovo mestiere: un vero problema per i tanti ultraquarantenni che, licenziati da questa crisi, non sanno più come reinventarsi.
E’ quello che hanno pensato e messo in pratica Acli Varese, Enaip Lombardia e alcune associazioni di categoria del varesotto, che hanno ottenuto un finanziamento dalla Fondazione La Sorgente e dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate per la costituzione di un Fondo di solidarietà specifico di 20.000 euro.
Le risorse saranno destinate a contributi per la formazione a favore di adulti dai 45 anni di età in su, residenti nella provincia, che hanno perso il lavoro: e la spesa del costo verrà restituita solo da chi il lavoro, grazie alla formazione, lo troverà veramente.
E’ questa la principale novità della proposta: della serie “soddisfatti o a fondo perduto”. Le quote che verranno restituite serviranno per finanziare i corsi di altri licenziati “in età”, con la speranza che trovino lavoro pure loro.
da varese, stefania radman
martedì 7 febbraio 2012
Vaese, buone notizie sul fronte umano
A Varese da oggi i senza tetto sono accolti da San Carlo: è in quella parrocchia in viale borri che è nata infatti la “Casa san Carlo” che godrà di Quattro camere doppie, per un totale di otto posti letto, disposte su due piani con tanto di cucina e sarà gestita dalla caritas. La struttura ha già accolto i primi due ospiti, che potranno starci, ovviamente gratuitamente, per non più di 90 giorni.
Una buona notizia in questi giorni di freddo intenso, che potrebbe evitare altri morti tra i senza tetto oltre ai due avvenuti nell’ultimo anno a Varese. E che fa il paio con un altra notizia sensata: l’annunciata ordinanza che vieta la pessima abitudine commerciale di tenere spalancate le porte dei negozi, anche in questi giorni di freddo glaciale. L’assessore all’ambiente Stefano Clerici che l’ha anticipata, prevede anche controlli sulle temperature interne dei locali.
da Varese Stefania Radman
mercoledì 1 febbraio 2012
E' stato un lavoro titanico...
...ma ce l'ho fatta.
Traslocare un certo numero di blog da Splinder a qua in un weekend. Come LaRadman, ho copiato
(mese per mese, fisicamente, con copiaeincolla) questo
http://laradmanpast.blogspot.com/.
Solo lui sono 51 post. Degli altri, con altro nick, non vi sto neanche a dire... una roba titanica...
Traslocare un certo numero di blog da Splinder a qua in un weekend. Come LaRadman, ho copiato
(mese per mese, fisicamente, con copiaeincolla) questo
http://laradmanpast.blogspot.com/.
Solo lui sono 51 post. Degli altri, con altro nick, non vi sto neanche a dire... una roba titanica...
martedì 24 gennaio 2012
Aldo, Giovanni e Giacomo sono troppo avanti (vedi notizia in cronaca)
Leggo questa notizia di Varesenews: La Polizia scopre dopo fitte indagini un karaoke abusivo
E non riesco a non pensare all'operazione di pulizia dei "Busto Garolfo Cops" che fanno piazza pulita degli "Odori molesti" e della "musica ad alto volume" Aldo, Giovanni e Giacomo: non avete inventato niente.
Siete stati solo premonitori...
E non riesco a non pensare all'operazione di pulizia dei "Busto Garolfo Cops" che fanno piazza pulita degli "Odori molesti" e della "musica ad alto volume" Aldo, Giovanni e Giacomo: non avete inventato niente.
Siete stati solo premonitori...
martedì 17 gennaio 2012
Il Falò, per radio
Raduna ogni anno migliaia e migliaia di persone in piazza: cittadini, autorità civili ed ecclesiastiche cittadine e regionali e, nel corso degli anni anche recenti, anche ministri della Repubblica.
Ma il segreto del pluricentenario successo del falò di sant’Antonio, festa di piazza che Varese vive ancor più di quella del suo santo patrono, san Vittore, è dato dai suoi bigliettini: quelli che si buttano nel fuoco con il nome dell’amato o dell’amata, per chiedere al santo di poterla avere a sè entro l’anno. Una tradizione vecchia come il mondo che qui resiste e si evolve: da qualche anno a questa parte infatti, chi non può partecipare alla cerimonia freddissima (si svolge infatti alle nove di sera di uno dei periodi più freddi dell’anno) affida i suoi desideri ad internet: dove c’è chi li raccoglie a centinaia e li butta tutti insieme all’interno della pira.
Quest’anno, a questa prima innovazione tecnologica, si è aggiunta pure la diretta twitter: la parola d’ordine che i naviganti hanno scelto per ritrovarsi insieme è stato #falòvarese2012.
(Collegamento con Prima di Tutto, trasmissione di RadioUnoRai, ore 6,15)
sabato 14 gennaio 2012
Come se fossero state pronunciate ieri
"Come il piacere sensuale per mantenere l'illusione di bastare e di essere sempre un godimento è costretto a pervertirsi, così i regimi politici che si propongono di raggiungere sul piano unicamente materiale la felicità dell'uomo sono obbligati a degenerare"
(Don primo mazzolari, "come pecore in mezzo ai lupi" Chiarelettere)
(Don primo mazzolari, "come pecore in mezzo ai lupi" Chiarelettere)
mercoledì 11 gennaio 2012
Profughi contro graffiti
I profughi accolti a Varese quest’estate, aiuteranno a rendere più bella e pulita la città. E’ questo il sunto del progetto per cui il comune sta chiedendo i contributi al ministero dell’interno: il progetto per i 43 rifugiati presenti a Varese prevede infatti oltre alla mediazione culturale e linguistica a cura del coordinamento migranti, anche un vero e proprio tirocinio lavorativo. Secondo il comune si potrebbero impiegare 15 persone ogni tre mesi: le attività previste per un’ora al giorno tre volte la settimana, vanno dalla pulizia dei parchi alla pulizia dei muri dai graffiti. Il contributo richiesto è di circa 18 mila euro.
da varese stefania radman
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