Ho dovuto correggere il pezzo di Varesenews sul funerale di Castiglioni, e tutto è diventato ancora più speciale... Ho ricevuto infatti, in piena notte, una email che chiedeva una correzione sulle letture fatte da tre nipoti, che io - affidandomi esclusivamente alla logica - ho erroneamente attribuito a Gianfranco Castiglioni, il fratello di Claudio.
A parlare era uno dei tre ragazzi, che diceva di essere un "nipote acquisito": così gli ho inviato una mail per chiedergli con precisione qual era il grado di parentela, così da non lasciare in internet un errore antipatico. E la risposta è stata: "I miei genitori erano grandissimi amici di Claudio e Enrica, noi praticamente siamo vissuti con loro .. andavamo al mare , in montagna assieme e i fine settimana ci trovavamo a casa loro. Avevamo un legame molto forte e anche se non eravamo parenti di sangue a Claudio faceva molto piavere essere chiamato da noi zio".
Così ho scoperto che quella di Claudio Castiglioni era una "famiglia allargata" di altri tempi: di quelle in cui amici e vicini diventavano così intimi e rappresentavano un legame così vero e forte da far diventare zii gli adulti per i bambini che stavano nel gruppo. Sono saltata indietro di 40 anni: anch'io avevo gli "zii" che altro non erano che l'amica del cuore, e vicina di casa, di mia mamma e suo marito, Ora non ne ricordo più di esempi così. Fino all'arrivo di questa mail...
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